Orsa Trentino, “non uccidetela, non se lo merita”. Il ministro Costa pronto a impugnare l’ordinanza di abbattimento della Provincia

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Orsa Trentino, “non uccidetela, non se lo merita”. Il ministro Costa pronto a impugnare l’ordinanza di abbattimento della Provincia

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Su Facebook il titolare dell'Ambiente manda una sollecitazione al presidente Maurizio Fugatti per risolvere il problema senza abbattere l’orsa. Nel frattempo, l'esemplare è stato riconosciuto: si tratta di una femmina, ribattezzata JJ4, ma ancora non è chiaro se abbia con sé dei cuccioli.

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 “Non uccidete l’orsa, non se lo merita”. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, usa Facebook per richiamare l’attenzione, come ha fatto nei giorni passati, un richiamo alla Provincia di Trento in modo che venga abolita l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente Maurizio Fugatti: “Come avevo intuito l’orso che in provincia di Trento ha aggredito le due persone 10 giorni fa è in realtà un’orsa. Ancora non si sa se ha dei cuccioli o no ma in qualunque caso non abbattetela. Non se lo merita. Perfino chi è stato aggredito ha lanciato lo stesso mio appello”.

Il ministro ha poi deciso di mandare una notificazione a Fugatti “perché si fermi”. “Mi piace chiamarla Gaia, come la Madre Terra. Non uccidetela”. Il ministro manifesta poi ogni impegno in opposizione all'idea “che uccidere gli animali possa essere la soluzione ai problemi”.

Ed è novità di oggi che l’orso responsabile dell’aggressione del 22 giugno ai due cacciatori sul monte Peller, in Trentino, è una femmina di 14 anni ribattezzata JJ4.

La sua identificazione, hanno reso noto oggi i vertici della Provincia, è stata possibile grazie alle analisi genetiche condotte sui campioni organici, macchie di saliva trovati sull'abbigliamento dei due uomini aggredite e rimaste ferite. Gli esperti hanno deciso che il Dna presente sui vestiti coincide a quello dell’orso JJ4, che è una delle figlie di Jurka, uno dei primi esemplari sloveni del progetto Life Ursus, catturata nel 2007 perché valutata problematica e alla fine trasportata nell'oasi naturalistica nella Foresta Nera, in Germania.

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Finora non si è chiarito, ha definito l’assessore all'ambiente Giulia Zanotelli, se JJ4 abbia con sé dei cuccioli, elemento sostanziale anche per capire le cause dell’attacco e, casomai, ristudiare anche l’ordinanza di abbattimento. La presenza dei piccoli rende più violento l’atteggiamento della madre, mossa dall'indole di difesa, e ciò darebbe un chiarimento all'aggressione del 22 giugno, distanziando il presupposto di un abbattimento motivato con il pericolo per la sicurezza pubblica.

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