È più intelligente il cane o il gatto?
È più intelligente il cane o il gatto? questo argomento è vecchio e tanto discusso, fra cinofili “amante dei cani” e i gattofili “amante dei gatti”. Ora la materia scientifica dà ragione a...
Chi possiede un cane non ha problematici, per quel che resta
sono umanoidi, lo prova il loro atteggiamento che sono franchi, allegri e che
possono essere addestrati” centro cinofilo o gattofilo “. Per le questione giustamente
obiettate, chi possiede un gatto ha il medesimo ragionamento: il gatto è
selvaggio e incondizionato, un cacciatore dall'anima libera - come contestare
che sia indizio di intelligenza?
Quindi gatto e cane chi è il più intelligente?
Chiaramente suddivisi fra cinofili e gattofili, gli studiosi
dell'Università di Salford (UK) hanno determinato che occorreva dare una
risposta conclusiva alla polemica. Nel fra tempo, hanno "interpretato” classificato
tanti atteggiamenti animali, li hanno esaminati e conteggiati e finalmente
hanno proclamato gli esiti della ricerca sulla rivista scientifica Animal Cognition.
L’iniziale elemento apparso, è che una delle invocazioni più
comuni che giungono dagli amici a quattro zampe non è "voglio mangiare "
(come tanti credono, in specifico dei felini) bensì "fammi le carezze".
In qualità dell'animale più intelligente
La quantità di neuroni condiziona appunto sull'intuizione che gli animali hanno di ciò che li accerchia, e sulla loro competenza di indovinare
che cosa succederà. Mansione che i cani fanno in modo migliore dei felini, arrivando
a riesaminare in maniera più precisa le esperienze avvenute e a istruirsi da
esse. Questo, unitamente ad ulteriori elementi genetici, e di eredità, dichiarano
gli studiosi, chiarisce ancora per quale ragione i cani (e non i felini) sono adatti
animali da caccia.
I cani ulteriormente, per quanto riguarda i neuroni, guadagnano
il paragone pure con diversi carnivori, mettendosi fra gli animali che ne hanno
di più: gli orsi bruni, per esempio, maturi e enormi come sono, hanno quasi la medesima
cifra di neuroni dei felini.
Allora, possiamo dire che la questione è risolta fra cinofili
e gattofili? Assolutamente no: la ricerca non ha soddisfatto tutti. Comparsa agitazione
fra gattofili, che alzano un'ulteriore opposizione: e se al di là della quantità
di neuroni si valutassero diversi elementi per determinare intelligenza degli
animali? Alla prossima ricerca la difficoltosa replica.
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